È stata individuata a Reggio Emilia Samia El Harim, la 38enne condannata per l’omicidio di Rocco De Salvatore ma evasa dai domiciliari. Dopo un mese di latitanza, la fuga della donna è finita. Riconosciuta e bloccata dalla Polizia di Stato, è stata condotta in carcere, dove dovrà ora scontare gran parte della sua condanna. Il giudice aveva stabilito per lei una pena di 12 anni. Dopo il processo era stato stabilito che potesse scontare la pena agli arresti domiciliari, a Canaletto di Finale, ma circa un mese fa la 38enne era riuscita a togliersi il braccialetto elettronico e a far perdere le proprie tracce, causando nuova rabbia e apprensione della famiglia De Salvatore. Ora che la sua fuga è finita sono in corso nuove indagini per capire se la donna sia stata aiutata a scappare e a nascondersi. Samia El Harim era stata condannata insieme ad Angelo Barbato per la morte del 73enne Rocco De Salvatore, trovato senza vita sul letto della sua camera a Massa Finalese. La sentenza stabilì che i due provocarono la morte del pensionato somministrandogli un ingente quantitativo di farmaci. Secondo la ricostruzione i due da tempo stordivano il pensionato attraverso medicinali per poter usufruire delle sue disponibilità, come la sua auto e la sua casa. Samia El Harim è stata condannata a 12 anni per omicidio preterintenzionale e maltrattamenti. Angelo Barbato ha ricevuto una pena di 6 anni e 10 mesi. La difesa ha fatto appello, l’udienza è fissata a Bologna per il 10 di ottobre.