Nel video l’intervista al Prof. Stefano Orlandini, Docente Unimore di Costruzioni idrauliche e idrologia
A distanza di una settimana dall’alluvione che ha piegato ancora una volta l’Emilia Romagna, le precipitazioni sono in fase di miglioramento. Per la giornata di domani non sono previsti fenomeni meteorologici significativi. Motivo per cui i tecnici di Arpae e la Protezione civile hanno declassato l’allerta a colore giallo in quasi tutta la regione, al momento resta infatti arancione solo sulle coste ferraresi. Intanto in campo ci sono 853 volontari. Uomini e donne che da sabato notte sono a lavoro per soccorrere le persone travolte dalla furia del maltempo. Un volume d’acqua eccezionale che ha messo, ancora una volta, sotto pressione anche il nodo idraulico modenese, portando a galla fragilità e inadeguatezze. Mentre prosegue il transito della piena dei fiumi. Il bollettino della Protezione Civile parla anche di rischio per frane e smottamenti in Appennino: distacchi di materiale in strada si erano verificati nei giorni scorsi sulla provinciale 20 in località Varana di Serramazzoni, nei territori di Prignano, Sestola, Pavullo e Polinago. Nella notte, le piogge hanno causato incrementi dei livelli idrometrici su Secchia e Panaro, con piene a valle con colmi che hanno toccato la soglia 2 d’allerta. Per questo, a Modena, resta chiuso il Ponte della Fossalta sul torrente Tiepido. Chiuso in mattinata, a scopo precauzionale, anche il ponte di Navicello vecchio lungo la diramazione della strada provinciale 255 verso la strada provinciale 2, per il superamento dei livelli idrometrici di sicurezza. Restano aperti gli altri ponti della rete viaria provinciale, mentre è in corso il monitoraggio da parte di tecnici per la situazione delle strade.