Nel video l’intervista a Agostina D’Alessandro, Direttrice ‘Da Bice si Dice’
La foto di Massimo Nardi nel giorno dell’ultimo saluto lo ritrae con lo sguardo basso, sereno, assorto in un libro. Un’immagine simbolo della sua passione, della sua cultura e della sua competenza. Questa mattina alle camere ardenti del Policlinico un silenzio commosso ha accompagnato la cerimonia funebre del giornalista che si è spento due giorni fa all’età di 68 anni a causa di una malattia. Uomo generoso e sensibile, appassionato di storia e geopolitica, il suo percorso si incrocia con quella del nostro gruppo, che ha di lui un ricordo indelebile: Massimo aveva fatto del giornalismo la sua professione lavorando per molto tempo al giornale “ModenaQui”, dove si occupava di politica e di cronaca locale. La nostra redazione si unisce al dolore della moglie Claudia e del figlio Carlo, porgendo loro le più sentite condoglianze e condivide il ricordo commosso di chi, nel corso degli anni, ha lavorato con lui. Avido lettore e appassionato scrittore, Massimo lascia un segno indelebile di sé con i “Colpo di Stato: 8 giorni a Natale 2016” e “I fantasmi di Salò”, oltre a centinaia e centinaia di articoli.