Dopo aver ritrovato le certezze della prima parte di stagione grazie al ritorno di Pochesci in panchina, il Carpi prova a fare un altro gradino nella marcia verso la salvezza. Lunedì sera a Cesena per i biancorossi c’è un derby ricco di incognite, contro un avversario che è appena uscito dal tunnel del Covid, debuttando con un sorprendente successo a Fano mercoledì. Un girone fa, era il 24 ottobre, proprio il derby coi romagnoli fu uno dei punti più alti dell’altalenante campionato della squadra biancorossa. Il 2-0 finale, firmato dalla rete di Giovannini in coabitazione col portiere Nardi e dal primo gol fra i “pro” di Marcellusi nel finale, valse il balzo al 2° posto, a -1 dal Sudtirol allora capolista. Era un Carpi che viaggiava quasi a 2 punti di media nelle prime 7 giornate, già candidato a essere la possibile mina vagante del campionato. Da allora è passato un girone, ma al Carpi sembra sia passata una vita. Nelle successive 18 giornate Sabotic e compagni hanno vinto appena 3 volte, conquistando in tutto 16 punti, e finendo invischiati nella lotta per evitare i playout, ora distanti 6 punti. Un cambio di passo netto, sebbene nessuno poteva attendersi che quel Carpi pieno di giovani e di debuttanti potesse reggere il ritmo delle corazzate del campionato. Ora col ritorno di Pochesci, dopo il magro interregno di Foschi, la squadra biancorossa sembra aver ritrovato certezze e automatismi. E la sfida di Cesena sarà un crocevia importante, da affrontare senza il guardiano Rossini, che sabato prossimo si opera alla spalla, e coi dubbi di Venturi e De Sena che saranno valutati nelle prossime ore in vista del derby.