Nel video l’intervista ad Alberto Palladini, funzionario archivista di stato e co-curatore della mostra
Chi era veramente Lucrezia Borgia, al di là delle voci e della leggenda nera, che si è tramandata nei secoli? Figura femminile forte del Rinascimento italiano, anello del legame tra i Borgia e gli Estense, duchessa di Ferrara, Modena e Reggio, ma anche “imprenditrice” e madre: il ritratto a tutto tondo di Lucrezia Borgia è al centro di un’esposizione nell’archivio di stato di Modena inaugurata questa mattina. Circa cinquanta documenti, scritti di suo pugno o a lei correlati, per cancellare quella patina nera costruito dagli autori dell’Ottocento che l’hanno dipinta come una spietata machiavellica e di “femme fatale”. La mostra dell’Archivio di Stato di Modena conta pezzi di particolare pregio artistico, come la Bolla di Fratellanza impreziosita con lo stemma della coppia ducale, Alfonso d’Este e Lucrezia Borgia. Ma in esposizione ci sono anche inventari o lettere personali, come quella scritta da Lucrezia poco prima di morire, o ancora, la nota su come lei stessa gestì la peste che nel Cinquecento investì i nostri territori. La mostra, aperta a visite guidate su prenotazione, continuerà fino al 26 giugno 2021. Per la prossima primavera è in elaborazione un’ulteriore iniziativa incentrata su Lucrezia Borgia: la realizzazione di una rosa a lei dedicata.