Musicista di formazione jazzistica, innovatore, ricercatore di stimoli e nuovi orizzonti. 80 anni fa a Bologna nasceva Lucio Dalla, uno degli interpreti più amati della musica italiana. E proprio la sua città natale oggi è in festa per ricordare ed omaggiare la grandezza di uno dei suoi più illustri figli. Polistrumentista, nei cinquant’anni di carriera ha suonato il pianoforte, il sassofono e il clarinetto. La sua produzione artistica è divisa in fasi: dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d’autore, arrivando a varcare i confini dell’opera e della musica lirica. Impara a suonare il clarinetto da autodidatta, entra poi in un complesso jazz bolognese, la Rheno Dixieland Band e incontra poi Chet Baker, leggendario trombettista statunitense, che lo invita a suonare più volte. L’esordio arriva nel 1962, nella band dei Flippers. Invece nel 1971 il primo grande successo. Torna al Festival di Sanremo presentando “4/3/1943” con cui conquista il terzo posto. Ma il brano viene censurato, essendo stato intitolato inizialmente Gesù bambino. Il titolo viene cambiato nella sua data di nascita di Dalla, pur non essendo una canzone autobiografica. Nel 1972 per la quarta volta a Sanremo ed è ancora un successo con ‘Piazza Grande’. Indimenticabili però tutte le sue canzoni. Morirà improvvisamente il 1° marzo 2012, stroncato da un infarto all’età di 68 anni in un hotel di Montreux, la cittadina svizzera dove si era esibito la sera precedente.