Non solo Pfizer e AstraZeneca, anche Moderna annuncia ritardi nella consegna dei vaccini. Per la settimana del 9 febbraio – ha dichiarato stamattina il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri – “delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno”. Sommando i ritardi così comunicati, mancherebbero all’appello in tutta Italia almeno 300mila dosi di vaccino; mancanze in grado di rallentare di settimane se non mesi la tabella di marcia della campagna vaccinale. Il lato chiaro del fronte vaccini viene dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, che ha confermato nel suo primo rapporto aggiornato sul vaccino anti-Covid, che il prodotto Pfizer-BioNtech è sicuro. Ad oggi, scrive nel suo rapporto, le “segnalazioni di sospette reazioni allergiche gravi non hanno identificato nuovi aspetti riguardanti la natura di effetti collaterali noti”. Il primo rapporto dell’Agenzia europea conclude quindi che i vantaggi di questo vaccino “nella prevenzione del Covid-19 continuano a superare i rischi e nessuna modifica è consigliata riguardo all’uso”. Con questo farmaco sono state vaccinate in Emilia-Romagna oltre 40mila persone, mentre quasi 131mila stanno aspettando il richiamo per la seconda dose. Per l’Ema oggi è anche il giorno del via libera ad AstraZeneca; subito dopo è attesa l’approvazione da parte di Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, che tuttavia potrebbe vietare la somministrazione di questo prodotto agli over 65, per «insufficienza di dati a disposizione riguardo all’efficacia nei confronti di persone più anziane». Un veto che taglierebbe fuori dalla somministrazione circa 14 milioni di persone