Per ora è solo una provocazione, ma se arriva da Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico del Governo, presto potrebbe anche diventare un’indicazione ben precisa. Gli scienziati sono preoccupati dall’aumento nell’ultima settimana delle varianti di Coronavirus riscontrate un po’ ovunque in Italia, anche nella nostra regione. Un dato che ha fatto dire provocatoriamente a Miozzo che “la terapia più efficace sarebbe un lockdown totale per altri due mesi. Ma non possiamo permetterci questa terapia”. A breve il Cts si confronterà col governo nascente guidato da Mario Draghi. “Il Paese – ha spiegato Miozzo in un’intervista – è in grave sofferenza con milioni di persone in stato di assoluta precarietà e il governo non è in grado di supplire alle necessità, quindi le riaperture che si stanno autorizzando comportano un rischio relativo. Poco incide il singolo settore sull’Rt ma se sommiamo i settori generiamo una somma esponenziale dei rischi. Questo è il vero dilemma con cui ci dobbiamo confrontare nelle prossime settimane se non vogliamo arrivare a condizioni che impongano di nuovo dolorose e insostenibili chiusure”. E il coordinatore del Cts aggiunge, con un’altra provocazione, che suggerirà al presidente Draghi di aumentare il controllo sul territorio nei prossimi due o tre mesi con il contributo anche dell’Esercito, forze dell’ordine e polizia locale, “magari – aggiunge – ricorrendo all’articolo 120 della Costituzione che prevede il potere di sostituzione del governo centrale laddove le autorità locali non siano in condizione di garantire i diritti costituzionalmente previsti”.