Nel video l’intervista a Paolo Buzzega, Presidente provinciale di SILB-Confcommercio
Per il secondo anno di fila il veglione di San Silvestro dovrà fare i conti con le ristrettezze dovute al Covid. Il Governo poco prima di Natale ha deciso la chiusura dei locali da ballo fino al 31 gennaio, una decisione presa per evitare assembramenti con l’aumento esponenziale dei casi dovuti alla variante Omicron. Anche nella nostra provincia erano annunciati tanti avvenimenti, uno su tutti il capodanno al palazzetto di Sestola “Cim1 – fino all’ultimo” con gli organizzatori che in queste ore hanno avvisato dell’annullamento chi aveva già acquistato il biglietto. Secondo una prima stima di Confcommercio erano in tutto una quindicina i locali da ballo che nella nostra provincia avevano organizzato il “veglione”, ovviamente riservato ai clienti muniti di green pass. La chiusura decisa dal governo ha portato, secondo una prima stima, un danno economico che si aggira attorno ai 3 milioni di euro, più o meno 200 mila euro a struttura per la singola serata fra mancati incassi, materie prime già acquistate e penali a ospiti o gruppi musicali scritturati. E la preoccupazione di Confcommercio è quella che tanti modenesi, rimasti spiazzati dall’annullamento, possano decidere di passare l’ultima notte dell’anno in luoghi non adibiti a discoteche e senza alcun controllo, come villette e capannoni per feste private.