Oltre un milione e mezzo di prestazioni aggiuntive erogate nel 2024, attraverso un investimento di oltre 50 milioni di euro di risorse regionali. L’Emilia-Romagna fa i propri conti sulla sanità, sottolineando come gli stanziamenti di viale Aldo Moro siano superiori rispetto allo 0,4% investito dal Governo sul Fondo Sanitario Nazionale. Si tratta, da parte della Regione, del primo bilancio del piano straordinario di abbattimento delle liste d’attesa in sanità predisposto dallo scorso aprile. Un intervento finanziato esclusivamente con stanziamenti interni, in attesa del provvedimento annunciato dal Governo nello scorso giugno e ancora non concretizzato. Il programma di incremento di 1,6 milioni di prestazioni è stato rispettato, sostiene la Regione, con un primo significativo miglioramento dei tempi di attesa, l’introduzione sistematica delle pre-liste di presa in carico e la disponibilità delle agende a 24 mesi. Un’azione che cerca di lenire le gravi difficoltà nella gestione dei tempi di erogazione di visite ed esami specialistici, insostenibili da parte dei cittadini che spesso si vedono costretti a rivolgersi alla sanità privata. Modena lo scorso anno è stata più volte maglia nera in termini di liste infinite. Secondo i dati della stessa Regione Emilia-Romagna, il 22% delle prestazioni non ha rispettato i tempi medi di attesa. A dovere aspettare di più i cittadini che hanno avuto bisogno di elettromiografie o di risonanze magnetiche muscoloscheletriche, di colonscopie, di visite oculistiche, dermatologiche, chirurgiche vascolari, ma anche psichiatriche, con attese che hanno toccato punte anche di 8-9 mesi.