I dati parlano chiaro: Modena è la maglia nera della Regione Emilia-Romagna per quanto riguarda i tempi d’attesa dell’erogazione delle prestazioni sanitarie.
In provincia di Modena, infatti, il 22% delle prestazioni sanitarie non rispetta i tempi medi di attesa.
A dover aspettare maggiormente sono i cittadini che hanno bisogno di elettromiografie e risonanze magnetiche muscolo-scheletriche, ma anche colonscopie, visite oculistiche, gastroenterologiche, dermatologiche, chirurgiche vascolari e persino visite psichiatriche richiedono lunghi tempi di attesa nelle strutture sanitarie pubbliche e convenzionate di Modena e della provincia.
Per cercare di risolvere (o quantomeno alleviare) questa situazione di disagio per i pazienti è nata anche in Emilia-Romagna la Rete regionale degli sportelli, per aiutare i cittadini alle prese con le liste d’attesa della sanità.
In concreto, alcune associazioni si rendono disponibili per telefonare ai servizi prenotazione delle Aziende sanitarie per sollecitare gli appuntamenti per visite ed esami prescritti, minacciando anche diffide e ricorsi alle Ausl e al Difensore Civico regionale pur di ottenere la data della prestazione nei tempi previsti dalla legge.
L’iniziativa è nata a Piacenza, prendendo spunto dalla Lombardia, dove esistono già 86 di questi sportelli.
Per ora in Emilia-Romagna gli sportelli sono solo 5: a Piacenza, a Parma, a Reggio, a Bologna e a Ferrara. Si attende l’apertura di uno sportello anche a Modena.