Nel video le interviste ad Adolfo Conti Regista e Co-produttore del documentario e ad Alberto Bellelli, sindaco di Carpi
Era il 1974 quando uscì nelle sale cinematografiche “Il portiere della notte”, pellicola della visionaria regista carpigiana Liliana Cavani. La storia di un legame tragico e inestricabile tra un aguzzino delle SS e la sua vittima. L’immagine di Charlotte Rampling con il cappello della divisa nazista, il torso nudo e le bretelle a coprire-scoprire il seno, mentre canta per gli aguzzini fece letteralmente il giro del mondo. La nascita di un film tanto controverso e scandaloso, quanto leggendario che segnò il cinema italiano e mondiale del Novecento. A distanza di 50 anni, un documentario ne riprenderà la storia, assieme a quella della sua regista, Liliana, in cui la città di Carpi sarà co-protagonista, nei luoghi che l’hanno vista crescere.
Le riprese del documentario, dalla durata di circa un’ora, inizieranno a fine maggio, in alcuni dei luoghi legati alla storia della regista con due interviste, per ritornare a legare Liliana alla sua città natale. Cavani, insignita nel 2023 del Leone D’Oro alla Carriera, ha ringraziato in collegamento dalla sua casa di Roma per tutto quello che per lei è stato fatto e quanto ancora, molto presto, si farà per custodire il suo prezioso archivio.