Nel video Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi
La cura di gesti piccoli ma intensi, il richiamo alla fedeltà nell’amicizia, la spinta a distinguere l’essenziale dal superfluo. Questa la riflessione racchiusa all’interno del messaggio di auguri alla città del Vescovo Mons. Erio Castellucci in questo Natale. Una riflessione che parte dall’opera ‘La Madonna della Pappa’ realizzata da Guido Mazzoni, che invita i fedeli a guardare oltre, a soffermarsi sulla bellezza e sulla profondità dei dettagli. In questa opera, collocato nella cripta del Duomo di Modena, ad attirare l’attenzione è una figura apparentemente marginale: una piccola serva, probabilmente disabile, che in piedi, gonfia le guance per raffreddare la pappa che sta porgendo al piccolo Gesù. Un gesto semplice, e che probabilmente raffigura una scena domestica autentica, che cela una infinita dolcezza e amore. Proprio dietro questa azione, quasi banale nella sua naturalezza, che Monsignor Castellucci ricorda come agli occhi del Signore nessuno è disabile e siamo tutti ‘immensamente abili’. E proprio il Mistero del Natale, ricorda il Vescovo nella sua lettera, è la prova di quanto siamo preziosi agli occhi di Dio che ci abilita al punto da renderci degni di ospitare suo Figlio nella nostra natura umana. E nello stesso tempo il Natale è la prova di quanto siamo inabili ad accoglierlo, tenendolo fuori dalle nostre case e riservandogli solo una stalla. Il messaggio di quest’anno invita a fare attenzione ai piccoli gesti, non lasciando indietro nessuno. Con il suo augurio Monsignor Castellucci invita i fedeli a mettersi nei panni del bimbo Gesù che si lascia nutrire con semplicità, da chi appare marginale e svantaggiato, ma ci porge il cibo dell’amore.