Per la prima volta utenti Facebook saranno chiamati a processo per la legge Mancino, che punisce l’istigazione e l’odio razziale e si tratta di sei cittadini di Modena.

Sono stati rinviati a giudizio, infatti, i modenesi che, sul popolare social network, si erano lasciati andare a frasi ingiuriose, augurando la morte di una famiglia di nomadi sinti che aveva occupato un terreno di loro proprietà, per viverci abusivamente.

Sono accusati di aver incitato l’odio, attraverso l’utilizzo di internet, e di aver augurato loro la morte violenta dopo che, ignoti, avevano gettato una molotov contro il campo, applaudendo all’iniziativa.

E’ la prima volta che la Legge Mancino viene applicata per frasi utilizzate su facebook, ma è anche la prima volta in cui, un gruppo di nomadi, si affida ad un avvocato per rispondere per vie legali a chi, a suo parere, incita all’odio razziale chiedendo anche un risarcimento danni.

Un commento, magari superficiale e sopra le righe come troppo spesso avviene sul più popolare dei social network, o vero e proprio incitamento all’odio non tanto di una famiglia quanto, piuttosto, di un’intera etnia? E’ su questo filo sottile che verterà il processo con gli avvocati difensori che pongono l’accento sulla libertà di espressione, tutelata dalla Costituzione.