Non solo locomotiva del Paese ma anche ai vertici in Italia per lavoro irregolare e illegale: la nostra regione si piazza al terzo posto per il riscontro di irregolarità nel lavoro. A guidare l’infelice classifica a livello provinciale c’è Modena che, secondo la relazione emessa dal Ministero dell’Economia per l’anno 2020, si guadagna il podio nero, risultano la peggiore per numero di lavoratori irregolari scoperti e per numero di imprese che hanno utilizzato mano d’opera irregolare e in nero. A sollevare il problema è la Cgil Emilia Romagna analizzando l’ultimo report dell’Ispettorato del Lavoro. Dall’attività di vigilanza è emerso un peggioramento del profilo legalitario della nostra economia produttiva e in generale di tutta l’Emilia Romagna: nella nostra regione sono ben 5 le province che si piazzano ai primi sei posti della classifica: ad eccezione della seconda postazione occupata da Potenza e Matera, abbiamo al primo posto Modena, al terzo Reggio Emilia e Parma, al quarto Bologna e al sesto Rimini. A colpire ancora, sempre nel report dell’Ispettorato, è l’accento posto sulle cooperative. L’Emilia Romagna risulta anche la terza regione sul podio rosso delle cosiddette coop spurie, dopo solo la Campania e la Lombardia, con parecchie decine di imprese denunciate.
LAVORO IRREGOLARE, PODIO NERO PER LA PROVINCIA DI MODENA
In Emilia Romagna si conferma una forte crescita del lavoro irregolare e illegale. L’allarme è stato lanciato dalla Cgil in base all’ultima relazione annuale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. La provincia di Modena è sul podio nero per lavoratori irregolari