Ci sono esempi virtuosi da seguire, ma anche chi probabilmente avrebbe potuto fare di più. E’ quanto emerge dall’analisi che Lapam Confartigianato ha svolto, nel periodo tra il 29 giugno e il 15 luglio, su 41 comuni della provincia di Modena in cui è presente una sede dell’associazione, evidenziando quali misure siano state intraprese dagli enti locali a sostegno dell’imprenditoria in questo difficile momento dovuto al Covid. In particolare, facendo riferimento alle possibilità di esenzione della tassa sull’occupazione di suolo pubblico (Tosap), sono i 31 comuni su 41 che hanno già recepito la normativa. Solo 20 su 41 invece quelli che hanno deliberato l’esenzione della Cosap, mentre solo 16 comuni modenesi sui 41 analizzati hanno previsto una riduzione o un’esenzione della Tari, la tassa sui rifiuti, per le imprese chiuse durante il lockdown. Troppo pochi, sottolinea Lapam, a fronte del numero di aziende che nei mesi di emergenza sono state costrette a tenere abbassate le serrande e quindi impossibilitate a produrre alcun rifiuto. Parlando di Imu si scende ancora di più: soltanto 13 comuni hanno previsto una riduzione o una proroga del versamento. Tra i comuni che hanno già deliberato più interventi ci sono quelli di Concordia, Carpi, San Felice, Castelfranco e Spilamberto. Più indietro Modena, penalizzato dalla mancata risposta sull’Imu, ma dove l’intervento sull’occupazione di suolo pubblico è valido anche per i commercianti e non solo per i pubblici esercizi.
L’ANALISI DI LAPAM. IMU RIDOTTO SOLO DA 13 COMUNI IN PROVINCIA
Lapam Confartigianato, con un’analisi svolta nel periodo tra il 29 giugno e il 15 luglio, ha esaminato quali misure i Comuni della nostra provincia hanno intrapreso a sostegno dell’imprenditoria locale durante il lockdown. Maglia rosa a Concordia, più indietro Modena.