Dieci colpi in un mese. Di questo è gravemente indiziato un cittadino italiano arrestato dalla Polizia di Stato per reati contro il patrimonio, alcuni dei quali compiuti in concorso con altre persone. A partire dai primi di maggio, arrivando ai primi di giugno, l’italiano avrebbe commesso, secondo la ricostruzione degli agenti, almeno sette furti, gran parte dei quali con spaccata, una ricettazione e due rapine. Un’attività iniziata il 6 maggio con la spaccata di un negozio di ottica in via Buon Pastore e proseguita con episodi analoghi, concentrati soprattutto alla fine dello stesso mese, quando l’uomo si sarebbe reso responsabile, insieme a un complice, della spaccata ai danni dell’erboristeria “Erbetue” di via dello Zodiaco. Con l’uso di un tombino l’uomo ha sfondato la porta a vetri, per introdursi all’interno e rubare 650 euro in contanti, un computer e prodotti per un valore di circa 2500 euro. Ma l’attività di Villaggio Zeta non è stata certo l’unica. Il di 28 maggio è stato un bar di via Nonantolana a finire nel mirino del malvivente, insieme a due anziane signore, spinte con forza a terra e rapinate della borsetta. Il giorno dopo, insieme a un complice non identificato, l’italiano ha infranto, sempre con un tombino, la porta a vetri di una pelletteria di strada Morane, il 30 maggio ha rubato la borsa di un’anziana donna. Il 2 giugno, è stata accertata invece la ricettazione di un’auto rubata a una donna il 27 maggio. Sempre a inizio giugno, nel mirino del malvivente è finito un ristorante di via Pasolini e un negozio di elettronica. Tra le numerose fonti di prova raccolte dalla Polizia, vi sono le impronte digitali che l’uomo ha lasciato sui luoghi dei reati, oltre alle immagini di videosorveglianza dei negozi. L’indagato è stato rintracciato e arrestato in centro. Ieri è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere