Secondo i propositi del defunto patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, nel giorno dell’inaugurazione del supermercato di via Canaletto i modenesi avrebbero dovuto pagare in lire. Era infatti il 2000 quando l’imprenditore acquistò il terreno dell’ex Consorzio agrario, pagandolo 24 miliardi di lire, per far sorgere un grande punto vendita al servizio dell’intera area nord della città. Un intento che si arrestò quando la concorrente Coop Estense acquistò nel 2001 le ex officine Rizzi, nell’area immediatamente adiacente, che il Comune riteneva far parte dello stesso comparto. Questo significava che per realizzare il supermercato sarebbe stato necessario l’accordo tra le due proprietà, cosa che non avvenne, dando il via a una lunga querelle giudiziaria. È stato l’Onorevole Carlo Giovanardi, oggi presente all’inaugurazione del supermercato, a ripercorrere quella che fu una battaglia durata un quarto di secolo, che lui stesso seguì in prima persona.
LA LUNGA BATTAGLIA, GIOVANARDI: “IL NEGOZIO DOVEVA NASCERE NEL 2000”
Una inaugurazione che arriva al termine di una storia lunga e controversa. Era infatti il 2000 quando Bernardo Caprotti acquistò il terreno dell’ex Consorzio agrario per realizzare il negozio