Nell’attesa della prima seduta del nuovo consiglio comunale di Modena, convocata per lunedì 1° luglio, comincia ad esserci del movimento dietro le quinte. E spuntano i primi nomi. Ci sono due tasselli, infatti, nelle mani del sindaco Massimo Mezzetti e si tratta delle deleghe alla sicurezza e all’urbanistica. Per la prima, occhi puntati su un nome non nuovo sotto la Ghirlandina: si tratterebbe del prefetto Alessandra Camporota, che a breve andrà in congedo e si sarebbe quindi riservata di dare una risposta nei prossimi giorni, non prima di sciogliere le riserve dal suo attuale incarico. Passando all’assessorato all’urbanistica, anche in questo caso Mezzetti punta a una donna, modenese doc, professionista: l’architetto Carla Ferrari, che ha accolto con favore la proposta. Insomma, esperienza, alto profilo, competenza le parole chiave per il primo cittadino nella corsa alla composizione della nuova giunta. E si restringe lo spazio per tutte le altre forze politiche. Su nove assessori, oltre alle due in quota sindaco, quattro saranno espressione del Pd che propone Giulio Guerzoni, Andrea Bortolamasi, Federica Venturelli e Francesca Maletti. In questo modo resterebbero solo tre posti a fronte di quattro candidati, quelli di Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle, Azione di Calenda e Modena Civica. L’ufficialità, lunedì prossimo. Intanto, in casa Pd la situazione non è del tutto serena: l’assessore uscente Andrea Bosi è tutt’altro che arreso all’idea di essere escluso da un assessorato, anche a costo di vedere sacrificata Venturelli stessa. C’è chi lo indicherebbe come Presidente del Consiglio comunale, sebbene dal canto suo Bosi avrebbe assicurato di voler declinare l’offerta, pronto a fare una fronda interna in caso di mancata conferma in giunta.