Nel video l’intervista a Matteo Sintini, Curatore del volume
Per pensare architettura bisogna prima imparare a conoscerla. Dal quartiere Ina-Casa di Sant’Agnese al complesso RNord, dall’ampliamento del cimitero di San Cataldo al parco Amendola. Sono solo alcune delle architetture contemporanee modenesi del secondo dopoguerra, ritratte e descritte tra le 144 pagine del nuovo volume “Architettura Emilia Romagna” dedicato proprio a Modena. Un percorso critico-documentale che vuole interpretare l’evoluzione urbanistica della nostra città, tornando per un momento indietro, al Novecento, con uno sguardo contemporaneo.
La ricerca ha tratto i suoi riferimenti principali dal catalogo regionale del patrimonio culturale, ma anche dai numerosi archivi di architettura che i curatori hanno consultato per le loro ricerche. Il risultato: una storia che racconta ciò che eravamo e ciò che siamo. Dal singolo progetto architettonico alla più vasta scala urbana, si narra di un’architettura che viene rappresentata nei suoi successi, ma anche nei suoi limiti.