Nel giorno della tradizionale cabina di regia, il monitoraggio del contagio segna indicatori, vecchi e nuovi, ancora in discesa, confermando un’Italia in giallo. L’Rt nazionale, anche se ormai non ha più peso nel determinare i colori, si attesta a 0.78. Diminuisce anche l’incidenza, che da 96 casi su 100 mila abitanti dell’ultimo monitoraggio passa oggi a 66. Positivi pure i numeri all’interno degli ospedali. Nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Alcune possono anche sperare, da giugno, nella zona bianca, anche se tra queste non c’è ancora l’Emilia-Romagna. Lo stesso trend è rilevato dalla Fondazione Gimbe. Il suo monitoraggio autonomo riferisce una riduzione di tutti gli indicatori, frutto di una campagna vaccinale che sta tamponando gli effetti delle riaperture. Proprio su quest’ultima, la Fondazione invita a dare massima priorità a tutte le categorie più a rischio. I dati di Gimbe rilevano che ancora in Italia oltre 4,5 milioni di persone ad elevato rischio di ospedalizzazione e morte non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. In Emilia-Romagna, vanno bene le fasce degli ottantenni e dei settantenni, ma come più volte rilevato, rimane indietro la fascia dei sessantenni. Quest’ultima sta recuperando terreno, ma due cittadini su cinque ancora non hanno alcun tipo di protezione.
ITALIA IN GIALLO, GIMBE INSISTE: VACCINARE PERSONE A RISCHIO
E oggi la cabina di regia restituisce un’Italia interamente in giallo. Da giugno alcune regioni dovrebbero entrare in zona bianca, ma non l’Emilia-Romagna, che secondo Gimbe, lascia ancora senza copertura vaccinale molti over 60