Era il 28 novembre scorso, quando Damiano Cassanelli, rappresentante d’istituto dell’ITES Barozzi di Modena, parlava ai microfoni di TVQUI di alcune criticità vissute all’interno della scuola. Un’intervista che ora ha assunto rilevanza nazionale, tanto da finire sulla scrivania del ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, dopo che dirigenza scolastica a seguito del consiglio d’Istituto di giovedì scorso avrebbe deliberato per lo studente una sospensione di 12 giorni, e quindi il “no” secco all’ammissione all’esame di maturità. Il giovane, che in quell’occasione aveva manifestato pacificamente assieme ai suoi compagni davanti alla scuola per chiedere migliorie, nonostante la non-approvazione della protesta da parte della preside Marchesini, mai si sarebbe aspettato un simile epilogo. Ora Damiano è in attesa della notifica del provvedimento disciplinare che fa e farà ancora discutere. Intanto, per tutelarsi, il giovane si è appoggiato all’avvocato Stefano Cavazzuti, che ha inviato una memoria difensiva di sedici pagine ai componenti del Consiglio d’Istituto per cercare di “scagionare” lo studente che, come sottolinea il legale, avrebbe agito “in qualità di rappresentante degli studenti e, quindi, nello svolgimento di una funzione politica che legittima il diritto alla libertà di espressione e di critica”. Tanta è quindi l’amarezza, ma anche la solidarietà, quella che non è mancata nei confronti di Damiano da parte dei suoi compagni di scuola che, martedì mattina, si sono riuntiti ancora una volta davanti ai cancelli, per manifestargli in un abbraccio silenzioso la loro vicinanza.
ISTITUTO BAROZZI, LO STUDENTE SOSPESO: “TANTA SOLIDARIETA’, MA TEMO PER L’ESAME”
Finisce sulla scrivania del Ministro Valditara il caso del rappresentante d’istituto del Barozzi, Damiano Cassanelli, balzato alla cronaca locale e nazionale per la sospensione di 12 giorni dopo aver parlato ai microfoni di TVQUI raccontando le criticità vissute nella scuola. Ecco cosa sta accadendo.