Nel giro di 15 mesi, tra marzo 2018 e giugno 2019, attraverso furti che avvenivano con cadenza quotidiana, avevano rubato e accumulato decine di tonnellate di materiale di recupero dalle isole ecologiche “La Calamita” e “Il Magnete”, entrambe gestite da Hera.
Sette cittadini italiani di origine nomade, fra i 26 e 47 anni, sono finiti in manette venerdì scorso con l’accusa di furto aggravato in concorso e rapina. Due si trovano ora agli arresti domiciliari, altri 5 invece in carcere perché pregiudicati per reati analoghi.
Il blitz da parte del nucleo operativo dei carabinieri ha visto l’impiego di 50 militari che hanno perquisito tre appartamenti a Modena e a Castelnuovo, e anche due campi nomadi.
Gli indagati avevano messo a segno ben 323 furti portando via con quattro autocarri intestati a terze persone tonnellate di materiale ferroso e centinaia di elettrodomestici, come caldaie, frigoriferi e condizionatori; per poi immettere nuovamente la refurtiva nel mercato legale e dare vita una vera e propria attività economica parallela.
Gli stessi soggetti, in molti casi erano arrivati ad assumere atteggiamenti intimidatori nei confronti degli operatori dei centri di raccolta che hanno poi contribuito alla loro identificazione.