Nel video l’intervista a Daniele Cavazza, Coordinatore Fiepet Confesercenti Modena
Il deciso grido “io apro” sta andando incontro alle prime conseguenze. Sono scattate infatti denunce contro alcuni utenti del web con l’accusa di istigazione alla disobbedienza alle leggi dello Stato, per la quale la pena può andare dai sei mesi ai 5 anni di reclusione. Due le azioni intraprese nei confronti di altrettanti residenti della nostra provincia, per aver diffuso e incitato all’adesione all’iniziativa che il 15 gennaio vedrà alcuni ristoranti aperti nonostante i divieti previsti dalle normative anticovid. Una scelta, dicono i titolari, dettata dalla necessità di lavorare, ma che ha conseguenze legali anche gravi. Anzitutto, chiunque chi aprirà questo venerdì, può incorrere in sanzioni amministrative anche pesanti. Anche i clienti che decideranno di entrare incorrono negli stessi rischi. I rischi, possono sfociare nel penale. Questo in caso una reiterata violazione di un eventuale ordine di chiusura, ma anche per procurata pandemia