Nel video le interviste ad Angela D’Amora e a Mario D’Auria, genitori del Maresciallo capo Lorenzo D’Auria

È questo il pensiero dei coniugi Mario e Angela D’Auria, 88 anni lui, 82 lei, sul volto ancora il dolore della perdita di un figlio in Afghanistan. Si tratta del maresciallo capo Lorenzo d’Auria. I talebani lo rapirono nel 2007, mentre stava svolgendo una ricognizione a nord di Farah. Nel blitz di liberazione, rimase gravemente ferito, morendo poi a Roma pochi giorni dopo, all’età di 33 anni. Nella loro abitazione, alla Cavazzona, Angela e Mario D’Auria hanno seguito con rinnovato dolore le ultime notizie provenienti dall’Afghanistan, paese caduto sotto il controllo dei talebani, nonostante 20 anni di guerra e la perdita di tanti giovani, come Lorenzo. Era un giovane capace, Lorenzo, anche se di quei giorni, in Afghanistan, con i genitori non ha mai voluto parlare. Così la madre ricorda quei momenti. Quello che sarà ora il futuro dell’Afghanistan, è difficile da prevedere. In una conferenza stampa i talebani hanno dichiarato che non cercheranno vendetta nei confronti di chi ha collaborato con le forze dell’Occidente e che permetteranno alle donne di continuare a istruirsi e a lavorare, ma sotto la legge della Sharia. Ciò che è certo, oggi, è che sarà impossibile ricucire la ferita della perdita per i coniugi d’Auria. Una perdita vista come totalmente inutile