Nel video l’intervista a Federica Di Napoli, Fp Cgil
Nell’ambito della mobilitazione nazionale anche Modena manifesta contro la precarietà nel mondo della scuola. Alla vigilia del nuovo anno scolastico una quarantina di persone si è riunita in presidio sotto la Prefettura
Un presidio sotto la Prefettura di Modena per chiedere che gli insegnanti di sostegno non vengano più trattati come educatori di serie B. Nel giorno in cui alle Camere sono in discussione disegni di legge per il riconoscimento del profilo professionale di questa categoria, la Fp Cgil ha indetto una manifestazione di carattere nazionale, affinché le forze di maggioranza e di opposizione si impegnino a garantire in modo celere una corretta contrattualizzazione e stipendi consoni.
I contratti, spiega il sindacato, per gli insegnanti di sostegno sono solitamente di 9 o 10 mesi. La richiesta è quella di avere garantite dodici mensilità e lo stipendio pagato anche in caso in cui l’alunno per motivi di salute sia assente. Proprio la precarietà dei contratti e delle condizioni di lavoro, chiosa la Cgil, mette a rischio una figura professionale fondamentale per l’accompagnamento dei disabili