C’è una data precisa che dovrebbe scandire il futuro di due cantieri tra i più annosi dell’Emilia-Romagna, entrambi riferiti alla nostra provincia: la Bretella Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha convocato per il 17 gennaio una riunione, a cui parteciperà anche la Regione, per sbloccare gli ultimi ostacoli e avviare la fase operativa delle due opere, al momento ferme proprio in attesa del via libera nazionale. Una conferma che è arrivata questa mattina nel corso di un incontro a Roma tra il titolare del dicastero, il vicepremier Matteo Salvini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore a Mobilità, trasporti e infrastrutture Andrea Corsini. Di entrambe le opere si parla ormai da decenni e non senza polemiche, tra i sostenitori e i comitati cittadini che si oppongono a progetti ritenuti troppo impattanti sull’ambiente e ormai datati. La Cispadana, secondo il progetto del 2011, andrebbe a percorrere in modo trasversale, con direzione ovest-est, il quadrante nord-orientale della pianura emiliana, attraversando le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara interessando tredici comuni e ponendosi come un’alternativa all’asse via Emilia. La Campogalliano-Sassuolo nasce come raccordo autostradale con origine all’intersezione tra la A22 e la A1, nei pressi di Campogalliano, e il collegamento a sud alla “Pedemontana” nei pressi di Sassuolo e per questo da sempre ritenuta strategica soprattutto per il distretto ceramico.