Un costo della vita così alto in Italia non lo si vedeva da 36 anni. Il cosiddetto carrello della spesa ha raggiunto cifre esorbitanti; per molte famiglie fare un pieno di benzina è diventato insostenibile senza contare poi l’aggravio dei costi di bollette di luce e gas. L’inflazione è alle stelle. Nel mese di giugno è salita dell’8%, segnando un aumento che non si vedeva dal gennaio del 1986: la moneta unica era ancora un miraggio e l’inflazione toccò il +8,2%, due decimi di percentuale in più rispetto ad oggi. Ad alimentare i rincari è sempre l’energia: costi straordinari per le materie prime, quelle che servono per accendere le lampadine e mandare avanti le fabbriche, iniziati con la pandemia e aggravati con la guerra in Ucraina: nel solo mese di giugno l’Istat ha registrato un’accelerazione del 48.7%. I prezzi degli alimentari, sia i lavorati che le materie prime, non sono da meno: in Italia il loro costo nell’ultimo mese è salito del 9,6%. Il carovita continua così a rosicchiare il potere d’acquisto delle famiglie: lo stipendio rimane lo stesso mentre le spese lievitano. Secondo le stime deelle associazioni dei consumatori una famiglia media composta da 4 persone deve fare i conti con un esborso di oltre 2.600 euro l’anno.