Continua inesorabilmente a crescere l’inflazione che, nel mese di Settembre, è stata protagonista addirittura di un balzo in avanti di 0,5 punti percentuali tanto da sfiorare il 9%.
A certificarlo è l’Istat che, nell’indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’8,9% su base annua dopo il record toccato ad Agosto pari all’8,4%.
Questa volta a spiegare l’accelerazione dei prezzi non è solamente il costo dell’energia ma soprattutto i beni del cosiddetto “carrello della spesa” ai massimi da quasi trent’anni. Beni alimentari, servizi ricreativi e culturali, cura della persona: tutti i principali beni monitorati nel “carrello della spesa” hanno subito aumenti considerevoli, addirittura in misura doppia rispetto agli energetici. Incrementi che non si registravano dal mese di Luglio del 1983
L’ulteriore accelerazione inflattiva si deve soprattutto ai prezzi degli alimentari (da +10,1% di agosto a +11,5%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%). Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia gli energetici (da +44,9% a +44,5%) sia regolamentati (+ 47,7%), non regolamentati (+41,2%). “L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,1% per l’indice generale e a +3,6% per la componente di fondo”. Nel mese di agosto l’inflazione acquisita era a +7%