Il 2023 raccoglie il testimone dell’anno scorso e si apre con nuovi rincari. L’inflazione di gennaio a Modena viaggia ancora in doppia cifra, avvicinandosi a un +11% e anzi aumenta di mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente. In particolare, l’anno si apre col rallentamento delle quotazioni delle utenze, contrastato però dai prezzi dei servizi sanitari, dei servizi ricettivi, dei trasporti e degli altri beni, che invece salgono in media di un punto percentuale. Rimangono evidenti le tensioni inflazionistiche su diverse categorie di prodotti e servizi, tanto da mantenere l’indice del “carrello della spesa”, sopra i 10 punti tendenziali. L’ennesima stangata che secondo Federconsumatori costa in media oltre 2.200 euro in più per una famiglia composta da tre persone e circa 1660 euro in più per i nuclei composti da anziani over 65. L’associazione mette in guardia dai facili ottimismi per chi guarda alla flessione dei prezzi dei beni energetici (che si attesta su un -12% su base annua e a -25,7 rispetto a dicembre) aspettandosi un rapido sgonfiamento dell’inflazione. Servirà tempo prima che i costi tornino ai livelli del 2021, anche se si deve necessariamente aprire, sottolinea Federconsumatori, una fase di rientro dei prezzi di beni e servizi ancora fuori misura; pena confermarne la loro natura speculativa.
INFLAZIONE A MODENA, A GENNAIO +10,9%. RINCARA ANCORA IL CARRELLO DELLA SPESA
L’inflazione continua a crescere a Modena, segnando a gennaio un +10,9%, in aumento rispetto a dicembre. In fumo a causa dei rincari oltre 2.200 euro per una famiglia media