Verrà sottoposta ad autopsia la salma di una donna di 62 anni affetta da SLA, per capire se una infermiera possa averne accelerato il decesso iniettando aria nel suo braccio. A richiedere l’accertamento è la Procura in merito al caso dell’operatrice sanitaria di 49 anni indagata dallo scorso 31 maggio per omicidio pluriaggravato. Secondo gli inquirenti avrebbe agito come “angelo della morte” causando il decesso di persone anziane omettendo di somministrare farmaci o insufflando aria per via venosa