Con la firma a Roma, sindacati e Confindustria Ceramica hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale per i settori piastrelle, ceramica sanitaria e materiali refrattari.
Dopo lo sciopero di maggio e oltre un anno di complicate trattative, si è finalmente giunti ad un’intesa: previsto un aumento di 205 euro sul minimo salariale, diviso in quattro tranche, da erogare quest’anno dal 1° settembre e poi dal 1° luglio di ogni anno fino al 2027.
Nello specifico: 55 euro a settembre 2024, 40 euro a luglio 2025, 50 euro a luglio 2026 e 60 euro nel 2027. Per un totale, appunto, di 205 euro.
Vengono riconosciuti anche 710 euro a titolo di vacanza contrattuale da erogare con la busta paga di competenza del mese di ottobre 2024.
Sul fronte previdenziale complementare, con questo contratto i lavoratori vedranno un incremento del contributo a carico dell’azienda dello 0,15%.
Oltre alla parte economica, l’ipotesi di accordo prevede altresì altri aspetti importanti: la rappresentanza sindacale, la formazione professionale, il congedo parentale, lo smartworking (quando possibile) e nuove norme di tutela delle donne vittime di violenza di genere.  I sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno espresso soddisfazione per la positiva conclusione delle trattative.  La stessa Confindustria ha giudicato l’accordo “responsabile, a beneficio di tutte le parti in causa”. In ogni caso, l’ipotesi di accordo sarà sottoposta, a settembre, all’approvazione delle assemblee dei lavoratori. L’accordo interessa oltre 25mila addetti e circa 220 imprese, in gran parte nel distretto ceramico delle province di Modena (nella zona di Sassuolo, in particolare) e Reggio Emilia.