Le parole di Figliuolo fanno indignare la Romagna, con i sindaci sul piede di guerra dopo il meeting di Rimini dove il commissario alla ricostruzione ha annunciato che nemmeno a settembre arriveranno i tanto attesi fondi per risarcire i danni da alluvione. Il prossimo mese non sarà quello della boccata di ossigeno, ma solo dell’avvio delle procedure per richiedere gli indennizzi. Tempistiche che fanno infuriare i sindaci, che continuano a martellare per avere aiuti rapidi e certi, in attesa dell’incontro con le parti sociali e lo stesso generale Figliuolo fissato per il 31 agosto. “La verità è che probabilmente quei soldi non ci sono” ha affermato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca. Il commissario ha sbloccato 738 milioni per la ricostruzione di strade e opere pubbliche, ma non bastano per tranquillizzare gli enti locali: una data c’è, ed è il 7 settembre, ma si tratta solo del termine ultimo per presentare l’elenco aggiornato dei lavori da finanziare con i fondi statali; elenco che dovrà successivamente passare sotto la lente del commissario. Intanto la rete fluviale e viaria, sia a Modena che in Romagna è molto indebolita e già questa settimana sono previste nuove piogge che potrebbero peggiorare la situazione. Disattese le parole della premier che all’epoca della sua visita ad una Romagna piegata aveva garantito risarcimenti al 100% e soprattutto immediatezza negli aiuti, aiuti che oggi i comuni alluvionati stanno ancora aspettando.