Le previsioni parlano di un’immunità di gregge che verrà raggiunta da pressoché tutta l’Italia a settembre, ma si tratta di un calcolo esatto? Quanti sono gli italiani davvero convinti di fare il vaccino, quanti gli indecisi e quanti i “no vax”? A tastare il polso della situazione è un’indagine di Iqvia, uno dei più importanti provider di dati sanitari al mondo. Secondo l’analisi svolta, il 50% degli italiani è davvero convinto della vaccinazione, mentre gli assolutamente contrari sono l’8%. In mezzo, c’è un’ampia area grigia fatta di indecisioni, più o meno forti. È qui che è importante intervenire, cercando di convincere e tranquillizzare il più possibile le persone. Sono soprattutto i giovanissimi i più convinti, mentre la propensione al “sì” al vaccino, cala soprattutto nella fascia tra i 25 e i 44 anni. Ci sono poi sacche di resistenza, anche tra gli over 65, una categoria molto esposta agli effetti gravi del Covid. Per questo, sostiene Iqvia, è necessaria una più ampia e strutturata campagna di comunicazione sull’importanza della vaccinazione. Sulla sicurezza, l’efficacia e la necessità di vaccinarsi ne abbiamo parlato con il Dott. Tommaso Trenti, Direttore del Dipartimento Integrato di medicina di laboratorio dell’Ospedale di Baggiovara.
INDAGINE VACCINI, MOLTI GLI INDECISI. I MEDICI LANCIANO UN NUOVO APPELLO
Secondo una recente indagine della società Iqvia Italia, nel nostro Paese sono ancora tante le persone indecise sulla vaccinazione. Diventa fondamentale quindi una forte campagna di comunicazione sulla sua importanza e per tranquillizzare i cittadini. Ne abbiamo parlato con il dott. Tommaso Trenti