Nella grande incertezza emersa dalla ricerca, le imprese rispondono con prudenza e cautela, ma emerge comunque la volontà degli imprenditori di non mollare, soprattutto se si considera che uno su tre ritiene che questo nuovo anno sarà comunque positivo. È questa una parte di fotografia determinata dai dati della ricerca sul nostro territorio. Un’area produttiva che ha sempre dimostrato la capacità di affrontare avversità e criticità, spesso messa alla prova dopo la grande crisi del 2008. Le principali fonti di criticità emerse, interpellando nella ricerca circa 200 imprese modenesi, sono il caro energia come principale minaccia alla crescita e oggi il prezzo dei carburanti. A seguire le spinte inflazionistiche, la mancata attuazione degli investimenti del PNRR e il venir meno delle politiche di sostegno dell’economia. Un’altra criticità, da non sottovalutare, la difficoltà di reperire personale specializzato. Un campanello d’allarme lo si può ravvedere nel 40% delle imprese che prevedono riduzioni di investimenti. Complessivamente però l’indagine delinea una tenuta dei livelli occupazionali. Nel 65% dei casi si registra una stabilità negli organici, nel 12,5% un incremento, mentre nel 21% una diminuzione del personale. Non sono invece emersi timori legati alla pandemia.