Rinviato a giudizio con l’accusa di tentata concussione l’ex vicesindaco del comune di Carpi Simone Morelli. Questo l’esito dell’udienza preliminare che si è svolta a Modena in merito al cosiddetto Carpigate. Il primo dibattimento è stato fissato il 30 di aprile dal giudice Eleonora Pirillo. Secondo l’accusa, Morelli avrebbe abusato della sua qualità di vice sindaco per favorire il bar di un’amica, esercitando pressione su due negozianti che negavano alla stessa la possibilità di allargare i propri dehors. Per il regolamento di allora, era infatti possibile per i bar porre strutture temporanee come sedie, tavoli e ombrelloni anche davanti alle attività di terzi, ma solo con l’assenso dei proprietari. Morelli avrebbe quindi chiesto ai negozianti di dare il consenso, e di fronte al loro diniego avrebbe minacciato di cambiare il regolamento comunale. Modifica che venne fermata per la contrarietà di altre forze politiche del consiglio. Il comune di Carpi si è costituito parte civile e tramite legale ha reso noto che prenderà parte al processo.
INCHIESTA CARPIGATE, SIMONE MORELLI RINVIATO A GIUDIZIO
Con l’accusa di tentata concussione l’ex assessore e vicesindaco di Carpi Simone Morelli si presenterà il 30 aprile davanti al giudice. Così è stato deciso in Tribunale a Modena dopo l’udienza preliminare