Si trova ancora ricoverata, ma non più in pericolo, la 26enne che una settimana fa è rimasta gravemente intossicata a causa dell’incendio che ha distrutto la sua casa in via Trapani, nel borgo Paganine. La giovane era stata trasportata in terapia intensiva, a Baggiovara, ma ieri è stata trasferita in Medicina d’urgenza. Al momento dello scoppio del rogo, causato da un corto circuito partito dalla camera da letto, in casa c’erano lei e la nonna, Almea Bonfatti, di 82 anni, rimasta incolume perché uscita subito dall’abitazione una volta viste le fiamme. La ragazza invece aveva tentato di salvare la vita al suo cane, purtroppo inutilmente. La casa è andata completamente distrutta, non solo per il rogo di martedì sera, ma anche per un secondo incendio, divampato appena 24 ore dopo, sul quale si sono resi necessari ulteriori approfondimenti. Dell’abitazione restano praticamente solo le mura. La signora Bonfatti ha trovato una collocazione temporanea, in attesa che la casa venga ricostruita. Il presidente dell’Anpi provinciale, Vanni Bulgarelli, ha rivolto un appello affinché vengano mantenuti gli elementi caratterizzanti della casa, che ha un valore storico: in quell’abitazione era cresciuto Bruno Spagnoli, unico partigiano di Paganine ad essere morto sul fronte, il 5 novembre del 1944 a Benedello.