Presso gli orti per anziani Buon Pastore si sono resi disponibili alcune aree da assegnare ad aspiranti coltivatori. Da sempre gli orti comunali costituiscono per gli anziani un’opportunità di trascorrere il tempo libero e coltivare le proprie passioni, promuovendo la socialità all’aperto e il benessere psicofisico, oltre a fornire la possibilità di produrre fiori, erbe aromatiche e ortaggi per il consumo personale e familiare.
Chi desidera coltivare un orto nell’area ortiva di via Panni può quindi presentare richiesta direttamente al Centro Sociale Buon Pastore, in strada Panni 202 (tel. 059.390431) a cui ci si può rivolgere anche per ulteriori informazioni.
L’opportunità, come previsto dal “Regolamento di assegnazione e gestione degli orti per anziani” approvato nel 2020, è principalmente rivolta alle persone che abbiano compiuto i 60 anni di età. Ma in subordine, qualora risultasse l’ulteriore disponibilità, gli orti possono essere assegnati anche a persone più giovani, in deroga al requisito dell’età. Saranno quindi accettate anche domande di persone di età inferiore ai 60 anni: in questo caso, l’assegnazione avrà la caratteristica della temporaneità (12 mesi) e l’interessato dovrà lasciare libero l’orto alla scadenza nel caso sopraggiungessero domande presentate da soggetti di età superiore a 60 anni.
Sono oltre 1.100 gli orti per anziani, dislocati nelle dieci aree ortive realizzate a Modena e dislocate in diverse zone della città. Per l’esattezza si tratta di 1.107 orti singoli che misurano dai 24 ai 50 mq ciascuno, assegnati ai cittadini che abbiano compiuto i 60 anni e che siano in grado di provvedere personalmente e autonomamente alla coltivazione. In subordine gli orti possono essere assegnati anche a persone con meno di 60 anni.
Oltre agli orti per anziani Modena sperimenta anche progetti di agricoltura sociale attraverso i 60 orti urbani di via Capuana, ai quali si sommano gli oltre 40 orti di quartiere realizzati all’interno del parchetto in fondo a viale Gramsci.
A disciplinare l’assegnazione e la gestione degli orti e a definire le regole di conduzione che gli ortolani devono rispettare, sono il Regolamento per gli orti per anziani e il Regolamento per la disciplina dei progetti di agricoltura sociale, entrambi approvati dal Consiglio comunale.
Per quanto riguarda gli orti per gli anziani, è Ancescao ad occuparsi dell’assegnazione e della gestione. Presso i Centri Sociali o i Comitati Anziani sul territorio viene individuata poi la Commissione Gestione Orti, eletta dall’assemblea degli ortolani, che svolge l’attività di gestione dell’area ortiva. Gli ortolani sono tenuti a rispettare le regole per quanto riguarda la coltivazione, l’uso degli attrezzi e dell’acqua e a versare una quota di gestione per la conduzione dell’orto e dell’area ortiva comprensiva di spese per acqua, luce e varie. Inoltre, per le attività di gestione delle zone ortive Ancescao adotta forme di autofinanziamento finalizzate alla copertura dei costi della gestione complessiva e per eventuali manutenzioni ordinarie necessarie. Il Comune è impegnato a sostenere l’attività diretta alla realizzazione di progetti specifici tesi a qualificare e ad aggiornare le tecniche e le modalità di conduzione degli orti, attraverso un contributo annuo ad Ancescao.
Come prevede il Regolamento, negli orti devono infatti essere sostenuti metodi di coltivazione sostenibile e un quarto delle assegnazioni è riservato a orti da coltivare secondo i principi del biologico e della lotta integrata, mentre gli scarti della coltivazione rimangono a disposizione degli ortolani e vengono utilizzati per produrre compost; altre disposizioni in vigore hanno, infine, l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurne il consumo.
