Nel servizio intervista a
Simona Vietina, sindaco di Tredozio
Silvana Visani, Residente Sfollata
“Svegliarsi nel pieno della notte, quando fuori è ancora buio, perché la terra comincia a tremare, forte, lo scorso 18 settembre. La sentono bene gli abitanti di Tredozio, la scossa di terremoto di magnitudo 4.9. Dura solo pochi istanti, quanto basta per vedere i sacrifici di una vita crepati in due, come le pareti delle case del piccolo borgo, sull’Appennino forlivese, che oggi non sono più agibili”
“E così Tredozio si ritrova ancora una volta in ginocchio. Prima l’alluvione, poi il terremoto. Ma la vita qui si reinventa: la scuola si fa in tenda. Anzi, in “tredoziopoli, così l’hanno rinominata i bambini la loro scuola “alternativa”. Ci sono gli uffici comunali, spostati in una sala di un ristorante. E poi ci sono le famiglie, 79, che alla vigilia dell’inverno, il calore della propria casa, ora, non ce l’hanno più”.