Non più allontanamento volontario ma sequestro di persona. E’ la nuova pista su cui indaga la Procura di Modena in merito alla scomparsa di Alessandro Venturelli, il 20enne di Sassuolo di cui si sono perse le tracce dallo scorso 5 dicembre. E’ stata l’avvocato della famiglia Barbara Iannuccelli ad annunciarle la nuova svolta sulla indagini, il cui fascicolo ora è passato alla Squadra Mobile di Modena. Quella di Venturelli, che non è più rientrato nella sua casa del quartiere Rometta, è una storia che in questi 3 mesi ha tenuto col fiato sospeso un’intera comunità, con tante sfumature di giallo dovute alle segnalazioni arrivate su possibili avvistamenti del ragazzo. Il timore fin da subito è stato quello che fosse finito in una psico-setta in Svizzera, ipotesi che però non ha trovato riscontri. Il ragazzo, che stava attraversando un momento di forte agitazione dopo l’incidente in moto subito nel 2016, era stato avvistato a Cesenatico dove avrebbe parlato a lungo con una ragazza, della quale però non è stato possibile ricostruire l’identità. La sua vicenda è stata accostata anche a quella di Stefano Barilli, pure lui scomparso di casa a Piacenza: è stata una foto circolata dei due insieme in stazione a Milano a metà febbraio ad aver fatto concentrare le attenzioni su questa possibile pista e ad aver acceso di nuovo l’ipotesi di una destinazione comune per entrambi. Che a questo punto non sarebbe più volontaria ma frutto di una coercizione.
IL RAGAZZO SCOMPARSO. VENTURELLI, ORA SI INDAGA PER SEQUESTRO
Arriva una svolta nelle indagini sulla scomparsa di Alessandro Venturelli, il 20enne sassolese di cui si sono perse le tracce dallo scorso 5 dicembre: si indaga non più per allontanamento volontario ma per sequestro di persona