Da mercoledì 3 giugno gli spostamenti saranno consentiti anche fuori dalla propria regione. E’ una delle misure contenute nella bozza del nuovo Decreto del Governo e sulla quale si è aperto il dibattito con le Regioni, soprattutto Emilia Romagna e Veneto, che vorrebbero anticipare la possibilità già da lunedì 18 maggio. Il Governo, nella bozza, conferma che da questo lunedì, invece, gli spostamenti all’interno del territorio regionale non saranno più soggetti ad alcuna limitazione e nemmeno alla certificazione. Altro nodo che divide Governo e Regioni è quello dei protocolli Inail. Conte ha aperto, sostenendo non necessario il rispetto letterale dei protocolli di sicurezza indicati dall’Inail ma sottolineano che i protocolli differenziati delle regioni devono rispettare i principi chiave delle linee guida. E intanto l’Inail ha precisato che per quanto riguarda la responsabilità dei datori di lavoro in caso di contagio questa sussiste solo in caso di dolo o colpa. Nella bozza del decreto è prevista una sanzione da 400 a 3mila euro per chi viola le regole. Per le imprese infine è prevista anche la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Per quanto riguarda i Comuni, i sindaci potranno decidere “la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza di un metro”.
IL NUOVO DECRETO. GLI SPOSTAMENTI FUORI REGIONE SOLO DAL 3 GIUGNO
Nella bozza del nuovo decreto il Governo prevede che gli spostamenti fuori regione saranno consentiti solo dal 3 giugno. Ma è scontro con le Regioni, anche l’Emilia Romagna, che vorrebbero aprire già dal 18 maggio