Nel video l’intervista a Juliet Kaine
Molti di voi la ricorderanno sicuramente. Lei è Juliet Kaine, 39 anni, cittadina disabile che nelle scorse settimane ci ha mostrato le difficoltà che deve affrontare ogni giorno, sulla sua sedia a ruote, a causa della nuova raccolta differenziata, dove attività come buttare il pattume per lei non sarebbero poi così semplici. Eppure Juliet non è una ragazza che si arrende facilmente. È un’atleta che ha conquistato sei titoli italiani di kayak, sfiorando addirittura la qualificazione per i Giochi di Rio 2016. Poco cambia: quella con le barriere architettoniche è una sfida senza vincitori. Per questo, insieme a lei, vi vogliamo mostrare il “percorso tipo” che ogni mattina compie per raggiungere il suo amico Luigi, in viale Gramsci. Punto di partenza, via Vincenzo Borelli, dove vive. Già da qui si apre un percorso a ostacoli, tra marciapiedi piastrellati e sconnessi.
Difficoltà ne incontriamo anche su via Enrico Misley, per poi proseguire su viale Virginia Reiter. A parte qualche piccolo intralcio lungo la strada, arriviamo in viale dei Caduti in Guerra. Ecco la fermata dell’autobus. Prenderne uno per fare più in fretta? Juliet ci rinuncia subito.
Proseguiamo ancora, dirigendoci verso il cavalcavia della Sacca, pronti per scalare quello che lei ha soprannominato il “Monte Everest”.
Ed ecco raggiunto il nostro traguardo. Poco più di un chilometro percorso, 40 i minuti di tempo impiegati. Si può fare di meglio. Anzi, si deve. Juliet non si arrende.