Svolta decisiva ieri sera nelle indagini di quella che aveva già i contorni di una morte misteriosa, il decesso del 73enne Rocco De Salvatore, pensionato ed ex dipendente comunale. Le manette sono scattate da parte dei Carabinieri per la 37enne marocchina che l’anziano ospitava a casa e sembra essere stata la sua compagna e il 40enne finalese visto uscire con lei dall’abitazione. Sembrava poter essere stata una morte per malore, ma che comunque aveva provocato l’iscrizione al registro degli indagati di entrambi, la donna per maltrattamenti e furto di contanti, l’uomo per furto. A chiarire il giallo i risultati degli esami istologici richiesti dal pubblico ministero e di quelli tossicologici disposti sia sulla salma che sui farmaci rinvenuti nell’appartamento della vittima, e consegnati il 4 novembre scorso. La stessa autopsia eseguita il 4 agosto non avrebbe chiarito tutti i dubbi. L’anziano infatti non riportava lesioni sul corpo o segni di traumi, ma erano risultate sospette le medicine trovate accanto al cadavere. La coppia è accusata di aver somministrato continuativamente e per lungo tempo una massiccia dose di psicofarmaci ala vittima con lo scopo di indurla ad una prolungata incoscienza in modo da potersi impossessare ripetutamente del suo denaro presente nella camera da letto e poter utilizzare sia la sua auto che l’abitazione nei tre giorni antecedenti il decesso. I due indagati sono stati raggiunti ieri intorno alle 18.30 nelle proprie abitazioni. Dopo i colloqui, la conferma delle misure di custodia cautelare per entrambi, ma mentre per la 49enne si sono aperte le porte del carcere, per l’uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari. Ad attendere ulteriori notizie in caserma i quattro figli della vittima.