E’ il momento della programmazione in casa Carpi. Due settimane per tracciare le linee guida per il prossimo campionato, dal punto di vista societario e tecnico. Domani è previsto un passaggio già programmato da tempo, l’aumento di capitale da sottoscrivere di fronte al notaio che non cambierà gli assetti societari. Al momento il 40% delle quote è detenuto dalla Vft del vice presidente Federico Marcellusi, al 31% c’è la Ncs del presidente Matteo Mantovani e del socio Marcello Fantuzzi, al 20% la Campoleone Holding e al 9% l’ex presidente Simone Morelli, anche se queste ultime quote saranno a breve rilevate dal nuovo socio Alessandro Forlenza. Il Carpi ha già definito il budget del prossimo campionato e come annunciato dal ds Mussi si proverà ad alzare l’asticella. Il primo step riguarda la questione allenatore. Sandro Pochesci, protagonista della salvezza col suo ritorno, ha un altro anno di contratto ma ad oggi la sensazione è che le strade della società e del tecnico romano possano andare verso una separazione. Per questo radiomercato ha già accostato al Carpi quattro possibili nomi. Due sono impegnati in Serie D, Alberto Gilardino in corsa playoff col Siena e Carmine Parlato in vetta al suo girone col Trento. Occhio poi alla possibile sorpresa di Paolo Montero, capace di portare la Samb senza stipendi ai playoff, e al nome dell’ex Stefano Sottili, reduce dall’amara retrocessione a Pistoia.
IL FUTURO DEL CARPI. AUMENTO DI CAPITALE E POI NODO ALLENATORE
Chiusa la stagione il Carpi definirà la programmazione nelle prossime due settimane: dopo l’aumento di capitale già previsto, da lunedì si penserà alla questione allenatore, con Pochesci che resta in bilico