Lo aveva annunciato lunedì scorso, il giorno di San Geminiano, nella conferenza stampa a due giorni dal derby. Il patron del Modena Carlo Rivetti viveva ansiosamente le ore prima della partita tra il suo Modena e la Reggiana. E nei momenti esattamente prima del fischio d’inizio, ieri, ha voluto vivere da bordocampo le emozioni che solo un derby può regalare. Ha trascorso i momenti prima del calcio d’inizio a bordo campo con il Direttore Sportivo gialloblu Davide Vaira e il figlio Silvio, forse a cercare qualcuno con cui condividere l’agitazione pre-derby. Si è messo all’uscita del tunnel degli spogliatoi, che porta al terreno di gioco, per incitare tutti i suoi ragazzi, dal primo all’ultimo, scambiando il “5” e caricandoli al massimo per affrontare una squadra di assoluto rispetto. E durante le fasi di riscaldamento, è andato sotto la curva ospiti, dai 2000 spettatori gialloblu presenti, arrivati in massa a Reggio per sostenere Tesser e i ragazzi. Ha parlato con loro, si è goduto l’abbraccio, virtuale, che i supporters canarini gli hanno tributato. Li ha poi invitato i tifosi canarini ad essere corretti e comunque rispettosi dell’avversario. E dopo lo spettacolo in campo offerto dalle due squadre, e quello dello stadio garantito dal pubblico, il patron canarino può essere orgoglioso: di Tesser, dei giocatori, dei tifosi. Ma anche di se stesso e di tutta la società che ha saputo cerare un’alchimia speciale, come poche volte si è visto a Modena.
IL DERBY DEL PATRON: DAL “5” AI GIOCATORI AL DIALOGO CON LA CURVA
È stato un derby speciale anche per il patron del Modena Carlo Rivetti, che ha vissuto da bordocampo le emozioni della gara tra i suoi giocatori e i sostenitori canarini