Nel video le interviste a:
- Stefania Degli Esposti, titolare Bottega Vegana
- Teresa, Bar Pavarotti
- Mattia Gualdi, titolare Bar Molinari
Rispetto al 2012, oggi a Modena ci sono 80 bar in meno. E ogni anno, quelli che abbassano la serranda per cessata attività superano quelli che aprono. È la fotografia di uno dei luoghi simbolo dello stile di vita italiano scattata da Confcommercio. Un luogo iconico che piace così tanto a noi e all’estero, dal caffè di prima mattina per iniziare la giornata col piede giusto, al rito serale dell’aperitivo, per chiuderla in bellezza. Eppure – numeri alla mano – quella tradizione così gelosamente custodita, pare che in questi ultimi anni stia subendo un lento ma devastante declino. Se è ormai risaputo come l’aumento dei costi della materia prima e della manodopera abbia compromesso i margini di profitto dei bar, rendendo difficile per molti gestori mantenere l’attività in modo economicamente sostenibile, a questo si aggiunge anche la difficoltà a reperire personale. E a mantenerlo. Una tendenza preoccupante, in un centro storico che rischia così di ritrovarsi sempre più svuotato. Mica solo di negozi: quella è solo la punta dell’iceberg.