La decisione del giudice del Tribunale di Modena sarà comunicata il prossimo 6 giugno. Oggi con rito abbreviato si è celebrato il processo a carico del giovane Idrissa Diallo, originario della Guinea che a metà marzo scorso è stato protagonista di un fatto di cronaca le cui immagini riprese da telecamere di video sorveglianza in Largo Garibaldi, sono diventate in pochissimo tempo, virali e hanno fatto il giro del web. Il filmato lo riprendeva mentre un carabiniere lo picchiava per poi caricarlo in auto, durante un controllo di routine. Il 23enne si era reso colpevole, secondo i militari, di non aver con sé i documenti e di aver posto resistenza al fermo. Di qui la denuncia. Oggi la prima udienza del processo contro di lui a questo proposito. Per la legale del 23enne Barbara Bettelli non ci sarebbe stata alcuna resistenza rilevante di Idrissa. Allo stesso tempo, ha spiegato l’avvocato, nessuno dei video reperiti permette di vedere alcun tipo di violenza attiva commessa. Nessun colpo e nessun tentativo di agire in quel senso, emerge dalle immagini. Il PM sulla vicenda, come riportato dalla legale del giovane, ha chiesto 3 mesi oltre che per resistenza anche per danni riportati dal mezzo, sostenendo che la condotta successiva dei Carabinieri fosse comunque giustificata da una resistenza attiva e violenta da parte di Idrissa Diallo che da parte sua ha sporto denuncia per lesioni. Ora si attende il 6 giugno per conoscere la decisione del giudice sul 23enne, regolare sul territorio italiano e dipendente da cinque anni del ristorante Cirisiamo di San Damaso.