È uno degli obiettivi fondamentali del Pnrr: l’identità digitale a disposizione di gran parte della popolazione, con un target fissato a 42,5 milioni entro il 2025. Ad oggi i due principali sistemi attivi in Italia sono lo Spid, ovvero il Sistema pubblico di identità digitale e la Cie, la Carta d’identità elettronica. Quest’ultima è stata attivata da 39,3 milioni di cittadini, mentre lo Spid da 36,4 milioni, pari al 73% della popolazione maggiorenne. Nonostante questa percentuale, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha dichiarato che negli intenti del Governo c’è quello di iniziare a spegnere lo Spid per promuovere la più diffusa carta d’identità elettronica come unica identità digitale, nazionale e gestita dallo Stato. Dal 2020 l’obiettivo è trasferire la gestione dell’identità digitale da società private ad aziende pubbliche. Inoltre, all’orizzonte si intravede un nuovo cambiamento, ovvero l’introduzione di “It Wallet”, un portafoglio digitale che potrà sostituire quello fisico e che nascerà dalla già esistente App Io. Una sorta di “assaggio” del portafoglio digitale europeo, che dovrebbe arrivare entro il 2026 andando nella direzione di costruire un sistema computerizzato unito per tutti i cittadini dei 27 stati membri. Si va verso quindi il tramonto dello Spid? La strada sembra quella, ma al momento non sono note le tempistiche di disattivazione del sistema, che potrebbe convivere all’interno proprio di It Wallet
IDENTITA’ DIGITALE, LO SPID ARRIVA A 36 MILIONI DI ITALIANI. MA VERRA’ SPENTO
Lo Spid è stato ad oggi attivato da oltre 36 milioni di italiani, ma nelle intenzioni del Governo c’è quello di spegnerlo, a favore della Carta d’Identità Elettronica e di “It Wallet”, il portafoglio digitale