Dopo il Natale in zona rossa, i modenesi vanno verso la seconda Pasqua all’insegna del Covid. Come si festeggerà lo si vedrà a seconda del colore in cui si troverà la nostra provincia, seguendo il sistema a fasce stabilito e rodato dal Governo Conte. Non sono all’orizzonte specifiche misure da parte di Mario Draghi, tanto che molti modenesi ad ora non vedono una grande differenza tra il nuovo e il vecchio esecutivo sul fronte della lotta alla pandemia. La situazione è stancante, dicono tra le strade del centro storico, ma molti modenesi sono concordi nel dire che non ci sia altra strada per uscire dalla pandemia, se non quella di rispettare le restrizioni. D’altra parte, molti modenesi faticano a immaginare metodi alternativi per combattere l’aumento dei contagi. Molti non escludono la necessità di misure più rigide, ma non vedono positivamente la chiusura delle attività.
I MODENESI: “SACRIFICI NECESSARI, NESSUN ALTRO MODO PER FERMARE IL COVID”
Dopo un anno di restrizioni i modenesi sono consapevoli di dover affrontare ancora un periodo difficile per superare la pandemia. Ma molti temono chiusure ulteriori per le attività già in ginocchio a causa della crisi