Potrebbe rappresentare un duro colpo per il Centro di medicina rigenerativa diretto dal prof Michele De Luca l’avvio della proceduta di liquidazione volontaria di “Holestem Terapie Avanzate”, lo spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia nato nel 2008 per trasferire ai pazienti i risultati della ricerca sviluppata dal Centro modenese. Durante questi anni sono stati numerosi i risultati conseguiti in materia di terapie cellulari e genetiche sviluppati dal team del professor De Luca e della professoressa Graziella Pellegrini, che con il loro duro lavoro sono riusciti a fornire una seconda opportunità di vita a tanti pazienti. Nel giugno scorso il Consiglio di Amministrazione della società aveva avviato i lavori preparatori della trasformazione della società in ente no profit, ma la decisione assunta oggi fornisce indicazioni diverse sul futuro dello spin-off universitario modenese. La sua chiusura porterebbe alla perdita di quasi 80 posti di lavoro altamente specializzati, senza contare che infliggerebbe un duro colpo anche alla ricerca d’eccellenza del Centro di Medicina rigenerativa, uno dei principali attori nel campo della manifattura di cellule staminali per la cura delle malattie rare. Allo scopo di tutelare la continuità della ricerca che l’amministrazione comunale ha inviato una missiva al ministro della salute Orazio Schillaci e al presidente della regione Emili Romagna Stefano Bonaccini nella quale si richiede l’urgente verifica della possibilità di un intervento delle istituzioni o della Sanità Pubblica.
HOLOSTEM, AL VIA L’ITER DI LIQUIDAZIONE. A RISCHIO LA MEDICINA RIGENERATIVA
Il futuro della medicina rigenerativa di Modena è a rischio. La decisione dell’Assemblea dei soci di Holostem Terapie Avanzate di avvire l’iter di liquidazione mette a rischio uno dei principali poli per la cura delle malattie rare.